Questa domenica sera, il locale del Partito Democratico situato sulla strada principale di Vicarello, un paesino con poco più di 3000 abitanti, cambia il suo carattere: un banner all’ingresso recita: 'Non è impossibile. Fai il passo decisivo', citando la promessa della Bibbia 'chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto...' Un tappetino con un cuore e un cestino pieno di caramelle accoglie chi varca la soglia. In fondo alla sala, i musicisti della band stanno pregando insieme. Questa sera, questo locale diventa il luogo di culto della Chiesa Apostolica nascente di Vicarello.
Sempre più persone entrano e si salutano con gioia e amore. Un giovane viene accolto con grande entusiasmo e sorpresa. Oggi viene inaugurato il nuovo locale, che è un po’ più grande e bello di quello a 30 metri di distanza, anch'esso del PD, che è stato utilizzato per 2 anni. Per l’occasione si sono uniti fratelli e sorelle da diverse realtà evangeliche del territorio. L’unità è tangibile.
La chiesa è nata più di due anni fa. C’era un gruppo indipendente che si riuniva in casa per studiare la Bibbia insieme. Questi credenti avevano a cuore il loro paesino e il desiderio che ci fosse una testimonianza evangelica anche qui.
Gli inizi
Elisa e Marco Martiniano dalla Chiesa Apostolica di Livorno raccontano: “Durante il Covid non si poteva avere contatti con chi viveva fuori. Da lì è nato il desiderio di avere anche qualcosa presente fuori Livorno. I membri della cellula erano un po’ dispersi a causa di alcune problematiche. Una ragazza, contattata tramite lettera durante i mesi di lockdown, ha contattato Elisa e Marco chiedendo loro se potessero andare a trovare i suoi genitori, che vivono nelle vicinanze di Vicarello.
La coppia già aveva nel cuore il desiderio di mettere piede a Vicarello. In passato c'erano stati vari tentativi di aprire una cellula nel territorio, ma dopo un po’ si erano sempre interrotti. 'Siamo andati e ci siamo detti: 'Magari possiamo offrirci volontari per una volta ogni due settimane', ma nessuno sapeva dei nostri pensieri.'
E poi è andata come va quando Dio mette le cose insieme. Elisa: 'Siamo arrivati e la signora ci ha detto: 'Se volete aprire una cellula, noi possiamo aprire la casa una settimana sì e una settimana no.' Aveva ripetuto esattamente quello che avevamo nel cuore!'
Allora prende forma ufficiale: chiedono il permesso al loro pastore di aprire una cellula a Vicarello. Si inizia nella casa della famiglia della ragazza che li aveva contattati, seguito da un periodo online a causa delle chiusure per il Covid. Si iniziava a cercare un locale per riunirsi, ma non era facile trovare qualcosa di adatto. Fino a quando il Signore ha provveduto tramite un contatto con un membro locale del Partito Democratico. Elisa: 'Ci hanno detto: 'abbiamo un locale a Vicarello e con un piccolo contributo possiamo condividerlo.' E così ci siamo andati!'
Il 2 maggio 2021 apre ufficialmente la Chiesa Apostolica di Vicarello. Un anno dopo l’apertura, si sono celebrati i primi battesimi, con 4 persone del posto. Gloria a Dio! La Chiesa si incontra di solito di venerdì sera per riunioni di preghiera e condivisione della Parola sotto la responsabilità del Diacono Marco Martiniano. Una volta al mese, il culto è di Domenica alle 18:00 con il pastore Filippo Mencarelli di Livorno.
Parte importante della comunità
Ormai la chiesa è diventata una parte importante della comunità. Il pastore Mencarelli afferma: 'È il comune che ci cerca per fare delle attività e delle iniziative anche per i giovani, perché hanno proprio bisogno di un punto di incontro sano. Avevamo chiesto il permesso di fare 3 giorni di un evento di 'sports ministry', evangelizzazione tramite attività sportiva. L’assessore del comune ci ha detto: 'vi do questi permessi ma vi chiedo di fare una data in più, anche su Stagno.' Ovviamente lo abbiamo fatto volentieri!'
Anche per le bancarelle di Natale, la Chiesa Apostolica è un punto fisso: il posto davanti al locale viene sempre riservato a loro, senza chiedere. 'Noi facciamo cose che sono prettamente testimonianza cristiana. Vedono proprio che siamo cristiani, non lo nascondiamo, ma non ci limitano dicendo: 'dovete fare soltanto delle attività sociali', giochi o qualcosa del genere. Possiamo fare quello che vogliamo. È incredibile vedere come Dio apre le porte!'
E le sfide?
Mencarelli afferma: 'La sfida più grande è sempre quella dell'evangelizzazione, che ci siano delle conversioni. Non combattiamo contro carne e sangue, quindi il nostro è un combattimento spirituale. Perciò, poter strappare le anime dall’inferno e poter portare Gesù è la nostra sfida. È la nostra sfida da sempre e fino alla fine. La preghiera è fondamentale in questo.'
Rosanna, che è stata parte di questa iniziativa fin dagli inizi, aggiunge: 'Una sfida è anche la fede, perché la prima volta eravamo in pochi, ma per fede sapevamo che da quella porta entravano le persone e così è sempre stato. A volte ti blocchi un po' agli inizi, allora è una sfida di non scoraggiarti, di, anche se siamo in tre, di pregare che da quella porta entreranno persone in cerca del Signore. Non siamo mai stati tanti, ma siamo sempre stati incoraggiati. È successo che qualcuno si fermava, si affacciava e entrava. Anche perché si pregava: 'Signore, fa' che come da quel panificio esce il buon odore, anche dalla chiesa esca il buon odore di Gesù'
Tutti i presenti sono d’accordo che il sogno sarebbe un proprio posto di culto, con tante persone che adorano insieme il Signore. Mencarelli: 'Non ci lamentiamo! Perché qui ci danno molta libertà, ripeto molta libertà in questo locale e dunque è tutto favorevole. Però il prossimo obiettivo sarebbe avere un locale di culto nostro, indipendente. E questo significherebbe anche una crescita numerica che ci permetta di avere economie sufficienti tramite le raccolte e offerte per far fronte all'affitto, alle utenze, e ci permetterebbe di essere totalmente autonomi.'
Consigli per chi sta agli inizi
In base alla loro esperienza, cosa consigliano a chi sta agli inizi, a chi ha nel cuore di fondare una chiesa? Mencarelli: 'Come abbiamo raccontato, noi abbiamo iniziato, non con un progetto, ma semplicemente con una porta che si apre. Quindi la prima cosa che dobbiamo fare è pregare che il Signore apra le porte. Poi, noi dobbiamo sicuramente lavorare nel momento che si apre, quindi sfruttare subito quell’occasione, non lasciare perdere quell'occasione, perché se tu lasci perdere quell'occasione che Dio ti mette davanti, il giorno dopo potrebbe essere troppo tardi. Quindi sfruttala subito. Essendo titubanti potrebbe essere troppo tardi.'
Elisa aggiunge: 'E curare le relazioni. Noi ci siamo ritrovati a questo punto a forza di stare tanto insieme. Oltre ai culti, passare tempo insieme, cene, anche con le famiglie non convertite. Ognuno ha una parte non convertita della famiglia e quando, però, stiamo tutti insieme, queste persone vengono. Quindi abbiamo potuto allargare anche per quello.'
Rosanna aggiunge: 'E questa coppia ha veramente il dono di essere vicina alle persone, di andare a trovarle, essere sensibili ai loro bisogni non solo con noi come maturi nella fede ma con tutti. Loro riescono a essere costanti nei rapporti e nella cura. Anche questo unisce.'
Come organizzazione missionaria, OM Italia ha a cuore la proclamazione del Vangelo nel mondo, prima di tutto a chi non ha mai sentito parlare di Gesù. OM vuole sostenere la chiesa locale e in particolar modo le fondazioni di chiese sul territorio nazionale per aiutare la diffusione del Vangelo. Questa serie di articoli racconta diverse fondazione di chiesa in Italia, con o senza contributo di OM, sia per mostrare come Dio sta operando sia per incoraggiare i credenti a condividere il Vangelo, in qualunque luogo si trovino.